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L'antichissima dea Namgyalma viene ingaggiata dal Buddha per investigare sulle cause e gli effetti di un tremendo sconvolgimento che sta contaminando il mondo degli umani. Così, sceglie nel giovane e timido Abdul un referente per farsi accompagnare in un viaggio attraverso il disagio e i limiti della vita contemporanea. In una sola notte, i due viandanti battono le strade di una piccola cittadina alla ricerca di indizi rivelatori. Namgyalma, dea della conoscenza e dell'infinita compassione, riesce a leggere nei pensieri delle persone con cui entra in contatto e, tramite questi pensieri, prova a identificare il male esiziale che condanna il presente della specie. La ricerca svelerà alla dea e ad Abdul le oscure profondità della perversione culturale e sociale imperante, e porrà in luce il trionfo generale dell'omologazione, dell'ignoranza, dell'intolleranza, del consumismo e dell'interesse, quali mezzi di autoconservazione fraintesi per fini e cardini di un'esistenza ormai priva di prospettive. Può l'umanità del tardocapitalismo essere redenta? Esiste una possibilità di salvezza per il mondo?